Nella magnifica cornice di Palazzo Arese-Borromeo a Cesano Maderno, si è svolta una mostra straordinaria dedicata al pittore e incisore Alberto Venditti, dal titolo evocativo “Dal Teatro della Follia alla Pietà Rondanini”. Questa esposizione, curata con attenzione e gusto, rappresenta un viaggio attraverso le complesse e ricche opere di un artista che ha saputo indagare l’animo umano con una profondità rara.
L’Artista e le Sue Opere
Alberto Venditti, nato a Napoli nel 1939, è un artista di grande talento e spessore culturale, già docente all’Accademia di Brera. La mostra offre una panoramica delle sue opere dagli anni Sessanta-Settanta fino agli ultimi decenni, mettendo in luce il suo straordinario percorso artistico e umano. Le sue creazioni si intrecciano con le poesie di Kahlil Gibran e i versi di Alda Merini, creando un dialogo intenso tra pittura e letteratura. I temi trattati da Venditti spaziano dalla follia alla solitudine, dal dolore sacro della Pietà alla violenza del brigantismo, e il suo stile, spesso surreale, è caratterizzato da una forte componente emotiva e da una critica sociale pungente.
L’Allestimento della Mostra
L’allestimento della mostra è stato curato con un equilibrio perfetto tra semplicità ed eleganza. I dipinti erano esposti su pannelli bianchi indipendenti, evitando così di appendere le opere direttamente sulle pareti storiche del palazzo. Questa scelta non solo ha preservato l’integrità architettonica della location, ma ha anche permesso una fruizione ottimale delle opere. Ogni pannello era dotato di un’illuminazione dedicata, fornita da luci posizionate su bracci a distanza adeguata dai dipinti. Questo sistema di illuminazione ha messo in risalto i dettagli e le sfumature delle opere, creando un’atmosfera intima e raccolta che ha facilitato la contemplazione e l’apprezzamento del pubblico.
Esperienza di Visita
Passeggiando per le sale di Palazzo Arese-Borromeo, il visitatore è stato immerso in un percorso visivo e emotivo coinvolgente. Le opere di Venditti, con il loro stile unico e la loro profondità, hanno saputo dialogare con gli affreschi e le decorazioni delle stanze, creando un contrasto suggestivo tra antico e contemporaneo. La disposizione spaziosa e ariosa ha permesso di apprezzare ogni singolo dipinto senza distrazioni, con una sequenza espositiva che ha saputo raccontare una storia coerente e affascinante.
La mostra “Dal Teatro della Follia alla Pietà Rondanini” è stata un omaggio sincero e toccante a un artista che ha saputo esplorare le pieghe più oscure e luminose dell’esistenza umana. L’allestimento curato, la scelta delle opere e la location storica hanno contribuito a rendere questa esposizione un evento imperdibile per gli appassionati d’arte e per chiunque desideri immergersi in un’esperienza culturale di alto livello. Palazzo Arese-Borromeo si conferma così un luogo ideale per ospitare mostre di grande rilievo, capace di valorizzare al meglio l’arte e la creatività contemporanea.