Nel cuore di Vercelli si erge la chiesa di San Cristoforo, un luogo di culto che cela tra le sue mura una storia ricca e tormentata. Questo edificio, più che una mera struttura architettonica, si presenta come un reliquiario dell’arte rinascimentale, impreziosito dal genio di Gaudenzio Ferrari, un pittore vissuto tra il 1475 e il 1546. Le sue opere, realizzate tra il 1529 e il 1534, rappresentano una vetta inarrivabile nella storia della pittura, un apice della creatività umana che si svela in ogni pennellata.
Tuttavia, la vera essenza di questo articolo non risiede nell’esaltazione del talento di Ferrari, quanto piuttosto nel racconto di ciò che è stato perduto. Un dettaglio che sfugge al primo sguardo, ma che racchiude in sé una storia di distruzione e di dimenticanza: i resti degli affreschi della Cappella della Maddalena.
Questi affreschi, un tempo vividi e parlanti, ora mostrano le cicatrici del tempo e della storia, con zone grigie e un cartiglio che colpisce per la sua evidenza. Il mistero di queste lacune trova spiegazione in un evento tragico: il bombardamento francese della città di Vercelli nel 1704, comandato dal Duca di Vendome, Luigi Giuseppe di Borbone.
Le cannonate di quell’assedio, un conflitto che scosse le fondamenta stesse della città, distrussero parte di questi capolavori, lasciando dietro di sé solo frammenti di una bellezza un tempo intera. Ironia della sorte, il resto degli affreschi nella chiesa è rimasto sorprendentemente intatto, rendendo ancora più dolorosa la consapevolezza di ciò che è stato perduto.
L’assedio di Vercelli, infatti, non fu solo un evento bellico ma un cataclisma culturale. La città subì danni incalcolabili, ben maggiori di quelli provocati dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Un’annotazione trovata sulla seconda pagina di copertina di una copia degli Statuti di Vercelli, stampata nel 1841, descrive con crudezza questo tragico evento, rievocando l’investitura della città da parte delle truppe franco-spagnole e la sua resa dopo un assedio che durò settimane.
La storia di questi affreschi e dell’assedio che li distrusse è una testimonianza potente dell’impatto della guerra sull’arte e sulla cultura. Per chi desidera addentrarsi ulteriormente in questa pagina di storia, un testo dettagliato sull’iconografia dell’assedio di Vercelli del 1704 è disponibile su www.academia.edu, una risorsa inestimabile per comprendere appieno l’entità di ciò che è stato perduto e il prezzo pagato dalla bellezza e dalla storia.