Combattiamo contro tre grandi giganti, mio caro Sancho: l’ingiustizia, la paura, l’ignoranza”, una frase straordinaria e illuminante tratta da “Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes. Questi tre “giganti” – l’ingiustizia, la paura e l’ignoranza – rappresentano alcuni dei problemi più profondi e persistenti della nostra società.
Il primo gigante, l’ingiustizia, si manifesta in una miriade di modi, dalle disuguaglianze economiche all’oppressione politica, dalla discriminazione razziale alle disparità di genere. È un nemico insidioso che mina i fondamenti della nostra società, alimentando conflitti e disperazione. Per combattere l’ingiustizia, è necessario un impegno costante verso l’equità, la trasparenza e la responsabilità. Siamo tutti chiamati a sfidare le strutture di potere esistenti, a chiedere conto delle azioni di chi detiene il potere, e a lavorare per una società più giusta e inclusiva.
Il secondo gigante, la paura, è forse il più paralizzante. La paura ci isola, ci divide, ci rende sospettosi gli uni degli altri. È il carburante di molti dei problemi del nostro tempo, dal populismo alla xenofobia, dal cambiamento climatico all’isolazionismo. Per combattere la paura, dobbiamo promuovere il coraggio, la compassione e la comprensione. Dobbiamo resistere alla tentazione di chiuderci in noi stessi, di respingere l’altro, e dobbiamo imparare ad accogliere la diversità come una risorsa, non come una minaccia.
Ma è il terzo gigante, l’ignoranza, che è forse il più difficile da combattere. L’ignoranza non è solo la mancanza di conoscenza, ma anche la riluttanza a cercare la verità, a mettere in discussione le proprie convinzioni, a riconoscere e imparare dagli errori. L’ignoranza è la madre di tutte le paure e il nutrimento di ogni ingiustizia. È l’ignoranza che ci rende incapaci di vedere oltre le nostre prospettive limitate, che ci fa credere alle falsità e rifiutare le prove, che ci impedisce di cambiare e di crescere.
Per combattere l’ignoranza, è necessario valorizzare l’istruzione, la curiosità, il pensiero critico. Dobbiamo promuovere una cultura del sapere, in cui ogni individuo è incoraggiato a cercare la verità, a mettere in discussione le idee ricevute, a dialogare con il diverso. Ma soprattutto, dobbiamo promuovere un atteggiamento di umiltà intellettuale, la consapevolezza che non sappiamo tutto, che possiamo sbagliare, che abbiamo sempre qualcosa da imparare.
Perché, come ci ricorda Don Chisciotte, la battaglia contro i tre giganti non è solo una questione di forza o di coraggio, ma anche – e soprattutto – di saggezza. È la saggezza che ci permette di vedere oltre l’apparenza, di riconoscere l’ingiustizia anche quando è travestita da legge, di resistere alla paura anche quando è alimentata da demagoghi, di sfidare l’ignoranza anche quando è confortevole e comoda. E forse, proprio come il pazzo cavaliere della Mancia, è la saggezza che ci permette di vedere i giganti dove gli altri vedono solo mulini a vento.