Nel cuore del Medioevo, una figura emerge con un’aura di mistero e prestigio: Guala Bicchieri, noto originariamente come Wala Bicherius. La sua vita, intessuta di diplomazia e cultura, si svolge in un’epoca dove le fondamenta dell’Europa moderna vengono gettate tra le dispute di corone e la ricerca di giustizia. Nato a Vercelli, in una famiglia di prestigio – suo padre fu console per cinque volte – Guala è un personaggio che, ancora oggi, merita di essere ricordato per il suo ruolo chiave nella storia.
Giovane uomo di notevole ingegno, si dedica agli studi nella locale “Schola” della canonica di Sant’Eusebio. La sua sete di conoscenza lo porta poi nelle università di Bologna e Parigi, due poli luminosi del sapere medievale, dove affina la sua maestria in diritto canonico e giuridico. È una formazione che lo prepara per i ruoli che avrebbe successivamente ricoperto: legato papale e diplomatico di alto livello. Queste posizioni gli permettono di viaggiare attraverso l’Europa, portando con sé non solo la sua conoscenza, ma anche un’impressionante collezione di oggetti personali, simboli tangibili del suo status e della sua influenza.
Tra i tesori più affascinanti associati a Guala Bicchieri vi è un baule da viaggio, un oggetto che si perde nelle pieghe della storia fino al suo ritrovamento nel 1823 durante i restauri della basilica di Sant’Andrea. Questa scoperta, avvenuta per mano dell’architetto Carlo Emanuele Arborio Mella, rivela una sorpresa sconvolgente: all’interno del baule si trovano le spoglie del cardinale stesso.
Il baule, un capolavoro di oreficeria impreziosito da lastre e medaglioni in rame dorato e smaltato, diviene così un raro e prezioso collegamento tra il passato e il presente, un ponte tra la vita di un uomo straordinario e il nostro tempo. Dopo varie vicissitudini, inclusa una quasi acquisizione da parte del Louvre, il baule trova dimora nel Museo di Palazzo Madama a Torino. Il Museo Leone di Vercelli conserva, invece, un altro gioiello legato a Guala: un prezioso cofanetto, parte del tesoro donato dall’illustre cardinale.
L’eredità di Guala Bicchieri non si limita ai tesori materiali. Il suo contributo più significativo resta la mediazione nella redazione della Magna Charta, un documento fondamentale per la storia dell’Inghilterra e per lo sviluppo dei diritti civili in Occidente. Un uomo di legge, un mediatore tra potere e popolo, la sua influenza si estende ben oltre i confini della sua epoca.
In occasione del 800° anniversario della Basilica di Sant’Andrea di Vercelli, il baule e il cofanetto erano stati esposti in una mostra intitolata “La Magna Charta – Guala Bicchieri e il suo lascito”, tenutasi all’interno della chiesa di San Marco a Vercelli. Un evento che non solo celebrava l’architettura maestosa della basilica, una fusione unica di stili romanico e gotico, ma anche la vita e l’eredità di un uomo che ha saputo intrecciare diplomazia, cultura, e religione, lasciando un segno indelebile nella storia.
Attraverso questi oggetti e documenti, la storia di Guala Bicchieri prende vita, offrendoci una finestra su un’epoca lontana, ma che continua a influenzare profondamente il nostro presente.