L’iperrealismo e l’essenza perduta
Durante una recente gita a Piacenza, organizzata dagli Amici dei Musei di Vercelli, mi sono imbattuto nell'Ultima Cena dipinta da Ulisse Sartini, collocata nel contesto sacro della Cattedrale. L'opera si impone allo sguardo con la sua fedeltà iperrealistica, sembrando catturare la realtà in una pausa eterna, dove ogni dettaglio lotta per attestare la propria esistenza materiale. Questo incontro visivo non ha però rispecchiato in me l'ammirazione generalizzata che spesso accompagna le opere di tale virtuosismo. Nella mia riflessione, l'iperrealismo si è rivelato come una dimostrazione di abilità tecnica, uno sfoggio di precisione che si distacca dalla profondità religiosa e concettuale…