Comedian di Maurizio Cattelan: La Banana che ridefinisce Arte e Valore

Come una semplice banana e del nastro adesivo sfidano i confini dell'arte, dell'umorismo e della cultura del consumo

Il Paradosso di una Banana d’Arte: Riflettendo su Comedian di Maurizio Cattelan

Nel dicembre del 2019, Maurizio Cattelan ha scosso il mondo dell’arte contemporanea con un gesto tanto semplice quanto destabilizzante: una banana fissata a una parete con del nastro adesivo. Intitolata Comedian, questa opera ha immediatamente polarizzato il dibattito pubblico e critico, sollevando domande fondamentali sulla natura stessa dell’arte. In questo saggio, esploreremo i molteplici livelli di significato e le implicazioni di un’opera che, nella sua apparente banalità, sfida i confini tra il concetto e l’oggetto, tra il valore e il consumo.


La Materialità Effimera: Una Banana e il Tempo

La scelta del materiale principale – una banana fresca – porta con sé una dichiarazione provocatoria sull’impermanenza. La frutta è un simbolo dell’organico, del deteriorabile, del fugace; in un certo senso, Cattelan ricorda allo spettatore la mortalità, non solo dell’opera, ma anche delle idee culturali e delle istituzioni che la sostengono. Ogni iterazione dell’opera – esposta nel 2019, nel 2021, e nel 2024 – non è una “replica” ma un “ritorno”, un continuo negoziato tra la memoria del passato e la riattivazione nel presente.

A differenza delle opere tradizionali, concepite per resistere al tempo, Comedian si disintegra letteralmente sotto lo sguardo dello spettatore. Tuttavia, ciò che persiste è il certificato di autenticità, un documento che, con diagrammi e istruzioni, si fa garante dell’identità dell’opera. È interessante notare come Cattelan non congeli la banana né suggerisca di conservarla: è nella sua sostituzione ciclica, nel suo marcimento e rinnovamento, che l’opera trova il suo respiro. Questo spostamento dalla materialità fisica alla dimensione concettuale è, in un certo senso, un’eco delle pratiche di Marcel Duchamp e della sua Fontana, ma aggiornato al contesto precario della contemporaneità.


Umorismo e Assurdo: Un’Economia dell’Inutilità

Il titolo stesso, Comedian, è una chiave di lettura cruciale. Cattelan, che ha sempre oscillato tra l’ironia e il nichilismo, presenta l’arte come un atto performativo che si nutre di umorismo. La banana non è solo un oggetto: è un simbolo del quotidiano, del banale, persino del ridicolo. Il nastro adesivo aggiunge un elemento di improvvisazione, come se l’opera fosse una battuta scritta di fretta su un tovagliolo. Questo gioco ironico destabilizza le aspettative del pubblico, costringendolo a riconsiderare il proprio ruolo: è il pubblico stesso il vero “comico”, intrappolato nell’assurdità del prendere sul serio un gesto così semplice.

Dietro l’umorismo, però, si cela una critica pungente alle economie dell’arte contemporanea. Comedian è stata venduta per cifre che sfidano il buon senso. Questo paradosso sposta l’attenzione dal valore intrinseco dell’opera al valore simbolico attribuito dal mercato. Cattelan sembra chiederci: cosa stiamo davvero comprando quando acquistiamo arte? Un oggetto? Un’idea? O, forse, una porzione del nostro stesso desiderio di appartenere a un sistema culturale che definisce ciò che è prezioso?


L’Autenticità nell’Era della Riproduzione: Una Prospettiva Concettuale

Un elemento centrale dell’opera è il certificato di autenticità. Con esso, Cattelan ribadisce la primazia del concetto sull’oggetto. Non importa quante volte la banana venga sostituita: finché il certificato e le istruzioni rimangono, l’opera è intatta. Questo meccanismo richiama le pratiche degli artisti concettuali degli anni Sessanta e Settanta, come Sol LeWitt, per il quale “l’idea diventa una macchina che fa l’arte”. Tuttavia, Cattelan aggiunge un livello di complessità: la banana, per quanto sostituibile, è comunque necessaria. È l’equilibrio tra il concetto e la materia che mantiene viva l’opera, un dialogo costante tra ciò che è immutabile e ciò che inevitabilmente muta.


Una Critica alla Cultura del Consumo

Comedian è anche una riflessione sul nostro rapporto con gli oggetti di consumo. La banana è un simbolo universale, facilmente accessibile e onnipresente nelle economie globali. Con un’ironia sottile, Cattelan trasforma un frutto da pochi centesimi in un oggetto d’élite, spostandolo da una bancarella di mercato a una galleria d’arte. Questo gesto evidenzia le dinamiche di trasformazione del valore e interroga le gerarchie culturali: cosa succede quando un oggetto quotidiano viene ricontestualizzato? La banana smette di essere una banana, diventando una metafora del nostro sistema economico e culturale.


Conclusione: Il Vuoto che riempie lo Spazio

Comedian non è solo un’opera d’arte: è un meccanismo intellettuale che costringe lo spettatore a partecipare. Non offre risposte, ma pone domande, lasciando un vuoto che ognuno è chiamato a riempire con la propria interpretazione. È un’opera profondamente democratica nel suo essere al tempo stesso accessibile e inafferrabile.

In ultima analisi, Cattelan ci ricorda che l’arte non è ciò che vediamo, ma ciò che pensiamo. Comedian potrebbe sembrare una semplice banana su una parete, ma è, in realtà, uno specchio che riflette le nostre ossessioni, i nostri pregiudizi e le nostre aspirazioni. Nel suo apparente nonsenso, trova un senso che continua a sfidare, provocare e affascinare.

Marco Mattiuzzi
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By Marco Mattiuzzi

Artista poliedrico, ex docente e divulgatore, ha dedicato anni all'arte e alla comunicazione. Ha insegnato chitarra classica, esposto foto e scritto su riviste. Nel settore librario, ha promosso fotografia e arte tramite la HF Distribuzione, azienda specializzata nella vendita per corrispondenza. Attualmente è titolare della CYBERSPAZIO WEB & STREAMING HOSTING. Nel 2018 ha creato il gruppo Facebook "Pillole d'Arte" con oltre 65.000 iscritti e gestisce CYBERSPAZIO WEB RADIO dedicata alla musica classica. Collabora con diverse organizzazioni culturali a Vercelli, tra cui Amici dei Musei e Artes Liberales.
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