I Graffiti Medievali della Basilica di Sant’Andrea di Vercelli: Un Patrimonio Nascosto

Alla scoperta dei graffiti medievali nella Basilica di Sant'Andrea di Vercelli, testimonianze preziose e quasi dimenticate di un passato ricco di storia.

La Basilica di Sant’Andrea di Vercelli, splendido esempio di architettura gotico-romanica, venne edificata per volontà del cardinale Guala Bicchieri tra il 1219 e il 1227. Questo monumento non solo rappresenta un capolavoro architettonico, ma custodisce anche preziosi graffiti medievali, un patrimonio nascosto che merita di essere valorizzato nelle guide turistiche e storiche.

In occasione degli 800 anni dalla fondazione della basilica, l’Associazione Artes Liberales di Vercelli ha esposto nella mostra “Armonie tra romanico e gotico” le riproduzioni fotografiche di alcuni di questi graffiti. Questi furono documentati dal Gruppo Archeologico Vercellese e includono simboli, iscrizioni e decorazioni che offrono uno spaccato affascinante della vita medievale.

Successivamente, anche l’Associazione “La Rete” ha integrato questi graffiti nei suoi itinerari guidati all’abbazia, arricchendo le visite con informazioni dettagliate raccolte da esperti e appassionati di storia locale.

I tre portali della Basilica di Sant’Andrea di Vercelli, dove si possono trovare i graffiti descritti nell’articolo
I tre portali della Basilica di Sant’Andrea di Vercelli, dove si possono trovare i graffiti descritti nell’articolo

Durante il Medioevo, il termine “graffito” si riferiva a disegni simbolici e brevi iscrizioni realizzate su superfici dure come intonaco, pietra, terrecotte e metalli. Questi graffiti, incisi con strumenti appuntiti, erano particolarmente comuni in epoche e ambienti con un’alta diffusione dell’alfabetismo. Con il declino dell’educazione scolastica intorno al VI-VII secolo, i graffiti divennero meno comuni, persistendo principalmente nei luoghi di sepoltura o di culto religioso.

Nel XIII secolo, il graffito tornò in uso come simbolo di testimonianza. Pellegrini e visitatori occasionali incidevano il proprio nome o brevi espressioni di venerazione vicino alle tombe dei santi. L’Abbazia di Sant’Andrea, situata lungo la Via Francigena e dotata di un rinomato hospitale, era una tappa fondamentale per i pellegrini diretti a Roma o in Terra Santa. Molti di loro lasciarono segni del loro passaggio sulla pietra della basilica, incidendo nomi, stemmi araldici o simboli che indicavano la loro destinazione.

Probabile simbolo del monte Calvario (originale)
Probabile simbolo del monte Calvario (originale)
Probabile simbolo del monte Calvario (disegno)
Probabile simbolo del monte Calvario (disegno)

Tra i graffiti conservati, uno dei più affascinanti è un probabile simbolo del monte Calvario, anche se solitamente questo viene rappresentato con un triangolo centrale sovrastato da una croce. Un altro esempio significativo è il nodo di Salomone, simbolo antichissimo presente in molte culture, che rappresenta l’inaccessibilità divina e sintetizza vari simboli come la croce greca e il labirinto.

Nodo di Salomone (originale)
Nodo di Salomone (originale)
Nodo di Salomone (disegno)
Nodo di Salomone (disegno)

Altri graffiti includono un motivo floreale a dodici petali, comune nella ceramica medievale e rinascimentale, e un motivo araldico raffigurante uno scudo losangato con l’aquila coronata, probabilmente databile al XV secolo.

Motivo floreale (originale)
Motivo floreale (originale)
Motivo floreale (disegno)
Motivo floreale (disegno)
Motivo araldico (originale)
Motivo araldico (originale)
Motivo araldico (disegno)
Motivo araldico (disegno)

Il graffito più interessante e deteriorato è una probabile sigla notarile, incisa da un uomo colto. Nonostante la difficoltà nel decifrarla, si ipotizza possa appartenere a un certo Johannes Habram (M)alto(a), databile ai secoli XIII-XIV.

Purtroppo, le varie puliture della facciata della basilica hanno reso quasi illeggibili alcuni di questi graffiti. È fondamentale prestare maggiore attenzione durante i restauri per non cancellare queste preziose testimonianze del passato, che, sebbene non siano considerate opere d’arte, rivestono un enorme valore storico e culturale.

Probabile sigla notarile (originale)
Probabile sigla notarile (originale)
Probabile sigla notarile (disegno)
Probabile sigla notarile (disegno)

I graffiti medievali della Basilica di Sant’Andrea di Vercelli sono testimonianze uniche e affascinanti del passato. Questi segni, incisi con cura e devozione, raccontano storie di pellegrini e visitatori, offrendo un prezioso spaccato della vita medievale. Preservarli e valorizzarli è un dovere che dobbiamo assolvere, per non perdere queste tracce indelebili della nostra storia.

Marco Mattiuzzi

By Marco Mattiuzzi

Artista poliedrico, ex docente e divulgatore, ha dedicato anni all'arte e alla comunicazione. Ha insegnato chitarra classica, esposto foto e scritto su riviste. Nel settore librario, ha promosso fotografia e arte tramite la HF Distribuzione, azienda specializzata nella vendita per corrispondenza. Attualmente è titolare della CYBERSPAZIO WEB & STREAMING HOSTING. Nel 2018 ha creato il gruppo Facebook "Pillole d'Arte" con oltre 65.000 iscritti e gestisce CYBERSPAZIO WEB RADIO dedicata alla musica classica. Collabora con diverse organizzazioni culturali a Vercelli, tra cui Amici dei Musei e Artes Liberales.
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